lunedì 19 aprile 2021

FRONTEGGIARE LO STRESS

 

FRONTEGGIARE LO STRESS

(liberamente tratto dalla rivista MInd, aprile 2021)

Dott.sa Elisa Lupano – Pedagogista, counsellor

Il recente periodo di pandemia ha segnato in modo profondo tutti: adulti, bambini, anziani. Da tutti i punti di vista: economico, sociale, psicologico. Abbiamo dovuto tirarci su le maniche e vivere in una situazione mai vissuta. Alcuni dicono: “è stato come andare in guerra”.

Abbiamo imparato a continuare il nostro lavoro a distanza, a gestire una famiglia tutto il giorno, tutti i giorni in uno spazio spesso abitato da tutti solo la sera, abbiamo dato il bianco in casa, camminato sotto casa, trovato i tutorial per fare ginnastica. Siamo partiti con entusiasmo, dicendo andrà tutto bene, poi il tempo si è dilatato, ci siamo ritrovati chiusi quando pensavamo che stesse per finire. E nessuno ha più detto andrà tutto bene.

Non ci siamo quasi resi conto che in questo periodo si è stati sottoposti ad una dose di stress mai avuta, e mai in modo così prolungato. E non abbiamo avuto il tempo di pensarci, abbiamo “navigato a vista” e siamo andati avanti.

Ma come abbiamo fatto? Ripensarci potrebbe aiutarci a capire meglio come siamo fatti, e come funzioniamo, e diventarne consapevoli ci può aiutare a potenziare le nostre capacità di fronteggiare lo stress. “Le risorse emotive e cognitive che mettiamo in atto per superare le difficoltà, scrive Eleonore Zarik sulla rivista Mind, sono una sorta di kit per le emergenze che è utile conoscere per vivere bene”.

Queste risorse vengono chiamate strategie di coping, e costituiscono la modalità che ognuno di noi ha per affrontare le difficoltà della vita.

Secondo la ricercatrice, le strategie di coping sono di tre tipi.

Una prima strategia è stata quella di concentrare le energie sul problema, cercando di concentrare tutte le energie per rafforzarne il controllo: durante questo periodo di pandemia, hanno attivato questa strategia coloro che si sono mossi fortemente per contenere il contagio per sé e per propri familiari, per poter continuare in sicurezza il proprio lavoro, ingegnandosi nelle strategie più efficaci per farne fronte. La complessità del problema e l’eccezionalità degli eventi non ha comunque permesso, nonostante molti sforzi, di avere il pieno controllo della situazione.

Una seconda strategia è stata quella centrata sulle emozioni: il contesto fortemente ansiogeno in cui si è vissuto, le immagini traumatiche trasmesse dai media, le statistiche giornaliere sui morti per coronavirus, sarebbero state insostenibili per molte persone se non fossero riuscite a compensare le emozioni negative con altre emozioni più positive atte a ristabilire il benessere emotivo. La visione di un film rilassante, dedicarsi ad una passione da tempo trascurata, cucinare, valorizzare il fatto di essere in buona salute, hanno permesso di ristabilire una sorta di equilibrio per la gestione dell’ansia e per non lasciarsi abbattere dai pensieri negativi.     

La terza invece è stata quella centrata sul sostegno sociale. In questo caso sentire, anche a distanza, una voce amica, che ascoltava senza dare giudizi né soluzioni, ma semplicemente lasciando raccontare le proprie emozioni ha aiutato molte persone a rafforzare le proprie capacità di far fronte al problema, sviluppando sentimenti positivi di auto efficacia. Importante, per chi ha scelto questo tipo di strategia, è stato il riconoscere di aver bisogno di aiuto, accettando le proprie fragilità, senza sentirsi per questo meno adeguato ad affrontare la vita.  

Non è detto che ognuno di noi abbia attivato una sola di queste strategie, ma piuttosto abbia utilizzato più di una modalità o in tempi successivi, o anche contemporaneamente), ma certamente ognuno ha avuto una modalità prevalente, che era quella che rispondeva meglio ai propri bisogni e alle proprie caratteristiche. Riconoscere quale strategia abbiamo scelto, e conoscere anche altre possibilità per fare fronte ai problemi, ci aiuta non solo nella conoscenza di noi stessi, ma anche nello scoprire nuove strade possibili, forse mai sperimentate, per il superamento dei momenti di stress.  

 

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